In odontoiatria, l’estetica è l’insieme di teorie che si rifanno al concetto di “bellezza”, relativo all’aspetto di un restauro protesico ottenuto attraverso la creazione di forme e colori ideali. L’estetica è un insieme di elementi oggettivi e soggettivi, regolati dai principi sui quali si fondano i concetti di bellezza e di attrattività.
Una distinzione, più accademica che clinica, tra estetica e cosmetica in odontoiatria può essere fatta intendendo con odontoiatria cosmetica quella parte di terapie che hanno come unico obiettivo, il miglioramento dell’aspetto di uno o più elementi dentali, dei tessuti orali e/o periorali; per odontoiatria estetica invece si può intendere lo studio e la realizzazione di restauri dentali che, pur resi necessari da problemi dentali come fratture, carie o mancanza di denti, ripristinino o migliorino l’aspetto estetico.
A voler quindi essere rigorosi, il concetto di odontoiatria estetica pertiene tutte le terapie protesiche, considerando che l’obiettivo dovrebbe sempre essere l’ottenimento, oltre che di una funzione e di una biologia ottimali, anche di un aspetto gradevole.
Spesso in uno stesso paziente la cosmetica e l’estetica si sovrappongono, e la distinzione tra le due discipline diventa filosofica. Si parla di odontoiatria cosmetica negli sbiancamenti di denti pigmentati, o nell’applicazione di “piercing” dentali, o nelle plastiche additive o sottrattive di elementi malformati. Quando però la plastica dentale ripristina anche la funzione (per esempio ricostruendo una guida canina o incisale) la stessa terapia può essere inscritta nel perimetro dell’odontoiatria estetica.